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Detrazioni Fiscali Novità 2016
Detrazioni fiscale 65%: mini-guida e novità 2016
Nuovi interventi incentivati, possibilità di cedere il credito e nuovi beneficiari: una breve guida alle
novità della Legge di Stabilità 2016 sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli
edifici e un riepilogo sugli interventi ammessi e su chi e come potrà chiedere l’Ecobonus per l’anno in
corso.
Redazione Qualenergia.it
Tra le novità della Legge di Stabilità 2016, entrata in vigore il 1° gennaio, c’è la proroga per tutto
il 2016 della detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficienza energetica negli edifici. Il
cosiddetto Ecobonus, inoltre, con le modifiche introdotte viene esteso anche a nuove tipologie di
intervento e reso più facile da usare per i lavori nei condomini.
Le novità: domotica, credito cedibile e case popolari
Oltre a prorogare fino al 31 dicembre 2016 la detrazione fiscale del 65% su Irpef e Ires, la Legge di
Stabilità 2016 estende l’incentivo anche alle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la
messa in opera di “dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento,
produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative”. Leggasi termostati e
altri dispositivi di domotica.
Altra novità è la possibilità per gli interventi su parti comuni dei condomini di cedere l’ecobonus
alle aziende che fanno i lavori – “i fornitori” del servizio nel testo – in cambio di uno sconto. In
questo modo si permette anche agli inquilini incapienti di sfruttare le detrazioni. Le modalità
operative della cessione dovranno essere chiarite dall’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento
da emanarsi entro il 1° marzo 2016, probabilmente il credito si potrà cedere non solo alle imprese
ma anche ai professionisti tecnici.
Ultima estensione: la legge di Stabilità stabilisce che le detrazioni siano usufruibili anche dagli
Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, per le spese sostenute, dal 1º
gennaio al 31 dicembre 2016, per interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia
residenziale pubblica.
Riepiloghiamo dunque le caratteristiche dell’incentivo al netto delle modifiche introdotte.
Chi ne può beneficiare
Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni; i contribuenti che conseguono reddito
d’impresa; le associazioni tra professionisti; gli enti pubblici e privati che non svolgono attività
commerciale purché siano soggetti al pagamento dell’Ires (dunque non i Comuni ad esempio).
Possono fruire dell’agevolazione anche i titolari di un diritto reale sull’immobile; i condomini, per
gli interventi sulle parti comuni condominiali; gli inquilini; i familiari del possessore.
Come detto dal 1° gennaio 2016 sono ammessi anche gli Istituti autonomi per le case popolari.
Per quali immobili
Gli interventi devono essere eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti,
di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l’attività
d’impresa o professionale). Non sono agevolabili, quindi, le spese effettuate in corso di costruzione.
Per alcune tipologie di interventi, inoltre, è necessario che gli edifici presentino specifiche
caratteristiche: per esempio, essere già dotati di impianto di riscaldamento (tranne quando si
installano pannelli solari termici).
conseguente aumento del numero delle stesse, il beneficio è compatibile unicamente con la
realizzazione di un impianto termico centralizzato a servizio delle suddette unità.
Interventi incentivati
Riqualificazione globale su edifici esistenti, ossia l’insieme di interventi che facciano
conseguire determinati miglioramenti delle prestazioni energetiche: si possono detrarre fino
a 100mila euro (cioè il 65% di una spesa di circa 154mila euro).
Coibentazione di pareti, soffitti o la sostituzione di finestre e serramenti con altri con
particolari prestazioni di isolamento (fino a 60mila euro di detrazione fiscale);
Installazioni di pannelli solari termici (fino a 60mila euro);
Sostituzione della caldaia con un modello a condensazione (fino a 30mila euro);
Installazione di pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia
(fino a 30 mila euro);
Acquisto e posa in opera delle schermature solari elencate nell’allegato M del decreto
legislativo n. 311/2006 (fino a 60mila euro – si veda lo Speciale Tecnico di QualEnergia.it)
Acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale a biomasse (fino a
30mila euro);
Acquisto, installazione e messa in opera di sistemi di domotica, ossia multimediali per il
controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e
climatizzazione nelle unità abitative. Questi dispositivi domotici devono: a) mostrare
attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
b) mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli
impianti; c) consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli
impianti da remoto.
Come funziona l’incentivo
Porta in detrazione dall’Irpef o dall’Ires su 10 anni, tramite quote di pari importo, il 65% della spesa
sostenuta. Non è cumulabile – per i medesimi interventi – con la detrazione del 50% per le
ristrutturazioni o con altri incentivi come il conto termico (cui hanno diritto, in alternativa alla
detrazione, pannelli solari termici e pompe di calore).
Sono detraibili tutte le spese concernenti i lavori, anche quelle di progetto e amministrative.
La documentazione necessaria per la richiesta
Fatture e ricevute comprovanti le spese sostenute, ricevute dei bonifici di pagamento.
L’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza dell’intervento ai
requisiti richiesti. Per finestre comprensive di infissi, caldaie e pannelli solari questa può
essere sostituita da una certificazione fornita dal produttore.
L’attestato di certificazione o di qualificazione energetica, tranne che per pannelli solari o
sostituzione finestre. La scheda informativa relativa agli interventi realizzati
Le guide dell’Agenzia delle Entrate alle detrazioni fiscali (N.B.: aggiornate a gennaio
2015 e non ci sono le novità introdotte dal 2016)
La Legge di Stabilità 2016 (pdf)
Redazione Qualenergia.it
URL di origine (Salvata il 09/03/2016 – 19:07):
http://www.qualenergia.it/articoli/20160108-detrazioni-fiscali-65-ecobonus-guida-novita-2016-interventi-ammessi
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